Questo passaggio è fondamentale per dare evidenza formale della fruizione dell’agevolazione. La prima sconfitta giochi wildsino casino in campo europeo, inaspettata quasi quanto quella patita col Torino, porta con sé dubbi su una Roma che sembrava lanciata ma anche… Una soluzione potrebbe essere quella di modificare i regolamenti comunali, prevedendo l’esenzione solo per la parte di TARI non coperta dal bonus nazionale. Consiste in una riduzione del 25% della tariffa della TARI o della tariffa corrispettiva e viene riconosciuto automaticamente, senza che l’utente debba presentare alcuna domanda.
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Il DPCM include anche la possibilità per Arera di introdurre un meccanismo di gradualità nell’applicazione del bonus sociale per i rifiuti, valido per un periodo di dodici mesi. Questo sistema di riconoscimento automatico è simile a quello già adottato per i bonus relativi all’energia elettrica, al gas e al servizio idrico integrato, e sarà compito del Comune o del gestore della tariffa corrispettiva applicare il bonus d’ufficio. Il finanziamento del bonus è garantito attraverso l’istituzione, da parte di Arera, di una nuova componente perequativa che viene applicata a tutti gli utenti, sia domestici che non domestici.
Come funziona il bonus rifiuti TARI: la guida
Sì, ai fini del riconoscimento del bonus è necessario essere titolare di un reddito di lavoro dipendente nel corso dell’anno 2024, a nulla rilevando la tipologia contrattuale del rapporto di lavoro (ad esempio lavoro a tempo determinato o indeterminato). Le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate con le FAQ del 18 aprile 2025 offrono finalmente chiarezza su chi può richiederlo, come controllarne la presenza nella precompilata, e come procedere alla restituzione se non spettante. Una guida preziosa non solo per chi deve compilare autonomamente il 730 o il Redditi PF, ma anche per i professionisti che assistono i contribuenti.
Questi sistemi sono già configurati per gestire due componenti perequative introdotte nel 2024, relative ai rifiuti pescati accidentalmente e agli eventi calamitosi. Un aspetto cruciale sarà la gestione automatica dei beneficiari attraverso i flussi informativi provenienti dallo SGAte, che dovranno integrarsi con le banche dati comunali. Scatterà dal prossimo 1° aprile l’erogazione del contributo straordinario da 200 euro deciso dal governo con l’ultimo decreto Bollette e destinato a coloro che già percepivano il bonus sociale ma con una estensione della platea che già percepisce l’agevolazione.
c. Che succede nel caso in cui il bonus risulti non spettante o spettante in misura inferiore?
Sì, purché sussistano gli altri requisiti sostanziali.Si ricorda che, se anche l’altra parte dell’unione civile è in possesso dei requisiti per richiedere il bonus, la domanda potrà essere effettuata da uno solo degli aventi diritto. Il lavoratore dipendente che ha cessato il rapporto di lavoro nel corso del 2024 può beneficiare dell’indennità direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno di imposta 2024, fermo restando il rispetto dei requisiti sostanziali. I lavoratori devono fare esplicita richiesta al sostituto di imposta, a seconda delle modalità da quest’ultimo indicate. In caso di mancata presentazione della domanda, sarà possibile fruire del bonus tramite la dichiarazione dei redditi nel 2025. I lavoratori dipendenti di Aziende Sanitarie o Ospedaliere presenti nel sistema NoiPA non si avvarranno del sistema Self service, ma dovranno presentare al proprio datore di lavoro apposita dichiarazione entro e non oltre il 27/11 p.v., secondo le indicazioni fornite da ciascuna Azienda Sanitaria.
Per inserire una nuova richiesta è necessario annullare quella precedente cliccando sull’icona “cestino”.Si precisa che non è possibile modificare una richiesta, ma solo annullarla e inserirla nuovamente. Sì, la fruizione dell’assegno unico e universale per i figli a carico non osta a quella del bonus Natale. Un piccolo errore può costare caro, ma seguendo questi passaggi il Bonus tredicesima può essere ottenuto in piena sicurezza e legalità, rappresentando un’occasione concreta di recupero fiscale. È fondamentale, in questo passaggio, assicurarsi che i requisiti soggettivi e reddituali siano soddisfatti, per evitare problemi in fase di controllo automatizzato da parte dell’Agenzia delle Entrate. Le informazioni per questa compilazione sono desumibili dalla Certificazione Unica (CU) 2025, in particolare dai punti già citati (721 e 726) o dalle eventuali annotazioni.
L’erogazione del bonus nel mese di dicembre è condizionata alla presenza di un contratto a sistema e alla presenza di un’emissione nella medesima mensilità. Conseguentemente, se per qualsiasi ragione il contratto non fosse stato ancora acquisito a sistema o non vi fosse un’emissione a dicembre, sarà possibile beneficiare dell’indennità esclusivamente in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, da presentarsi nell’anno 2025. Per i lavoratori del settore pubblico, la cui partita stipendiale è gestita da NoiPa, qualora l’indennità risulti non spettante o spettante in misura inferiore, il relativo importo verrà recuperato in sede di conguaglio fiscale, a condizione che il rapporto di lavoro sia ancora in essere nel mese di febbraio 2025. In caso contrario l’indennità verrà recuperata in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2024. Ai fini del computo del periodo di lavoro, si tiene conto dei giorni per i quali spetta il bonus, che coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione.
Sì, in tal caso è possibile beneficiare dell’indennità nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, da presentarsi nell’anno 2025. Per i lavoratori del settore pubblico, qualora l’indennità risulti non spettante o spettante in misura inferiore, il relativo importo verrà recuperato in sede di conguaglio fiscale, a condizione che il rapporto di lavoro sia ancora in essere nel mese di febbraio 2025. In caso contrario, l’indennità verrà recuperata in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2024. Per computare il periodo di lavoro si tiene conto dei giorni per i quali si ha diritto alla retribuzione, che coincidono con quelli per i quali spetta il bonus.
Per chi, invece, ha cessato il lavoro da dipendente nel corso del 2024, l’indennità arriverà direttamente nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno di imposta 2024, fermo restando il rispetto dei requisiti sostanziali. Se verrà emesso un cedolino nella mensilità di dicembre 2024, l’indennità sarà corrisposta in tale data.In caso contrario, il supplente breve e saltuario potrà fruire del bonus esclusivamente in sede di dichiarazione dei redditi 2025 relativi all’anno di imposta 2024. La richiesta del bonus, in caso di coniugi entrambi potenziali beneficiari, dovrà essere effettuata da uno solo dei due al proprio datore di lavoro. Il rispetto di tale condizione sarà verificato in sede di dichiarazione dei redditi 2025.Si ricorda che è sempre necessario inserire nella domanda il codice fiscale del coniuge (anche se non a carico) o del convivente.
Il tutto avviene attraverso un sistema di condivisione di informazioni, le cui modalità vengono stabilite da Arera. Questo scambio di dati avviene tra i Comuni e i gestori del servizio rifiuti, ed è basato sul sistema di gestione delle agevolazioni sulle tariffe energetiche (SGAte). L’introduzione di questo bonus sociale e della relativa componente perequativa porta con sé nuove sfide, specialmente in termini di aggiornamento dei software esistenti.
 
								 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					 
					
					